La Contrattura

Per contrattura  si intende l'aumento involontario e permanente del tono muscolare (che può durare al massimo 3-7 giorni) durante o a seguito dell'attività sportiva; è la “lesione” muscolare più semplice.
I sintomi sono rappresentati dalla sensazione che il muscolo si opponga all'allungamento rimanendo contratto; il dolore è anche evocato alla palpazione che permette a sua volta, di notare l'ipertonia delle fibre muscolari.
La comparsa dei sintomi avviene spesso con una latenza di 8-24 ore; le fibre muscolari contratte comunque sono sane, ma non è da escludere che il muscolo interessato presenti piccole lesioni (elongazioni di sole alcune fibre muscolari) che evochino proprio una contrattura antalgica.

CAUSE

Attualmente le cause precise delle contratture non sono ben definite; sicuramente uno sforzo non adeguato al proprio grado di allenamento può dare diversi problemi, tra i quali, proprio una contrattura. Tra le cause ipotizzate da diversi autori troviamo:

  • riscaldamento insufficiente
  • condizioni di fatica, in particolar modo associata a contrazioni eccentriche
  • problemi anatomici e funzionali come asimmetrie degli arti, difetti posturali, debolezza di alcuni gruppi muscolari, squilibri indotti dall'allenamento (per esempio il potenziamento fatto male) ecc.
  • eccessiva tensione emotiva che sfocia in un'attivazione troppo elevata.

Se le contratture avvengono con eccessiva frequenza o se la sintomatologia non scompare dopo 10 giorni di trattamento conservativo, è necessario rivolgersi a un fisioterapista o a un esperto massaggiatore per valutare la presenza di un'eventuale sindrome miofasciale. Anche una lesione articolare (come una semplice distorsione) può causare una contrattura muscolare antalgica; in questo caso la risoluzione del problema deve coinvolgere sia la struttura articolare che quella muscolare.

TRATTAMENTO

Alla comparsa dei sintomi è necessario astenersi da tutte le attività che evochino fastidio o dolore alla zona interessata.
Se si tratta di una semplice contrattura anche il trattamento conservativo (banalmente, il solo riposo!) permette nell'arco di 3-7 giorni (a seconda dell'aumento del tono muscolare) di far scomparire la sintomatologia.
Nel caso si voglia accelerare il recupero, i mezzi da attuare sono quelli che permettono di distendere la muscolatura senza provocare lesioni e migliorare il recupero muscolare.

Visto che le cause precise delle contratture non sono ben definite, è difficile ipotizzare rimedi validi per tutte le situazioni; tra i più gettonati sono da ricordare

Massaggi: solamente da personale esperto in contratture da sport. In acuto (cioè alla comparsa dei sintomi) il massaggiatore o il fisioterapista dovrebbe valutare attentamente la possibilità che la contrattura nasconda una piccola elongazione e agire di conseguenza.


Esercizi di mobilità attiva: esercizi di mobilità attiva (che non evochino disagio) sono da preferire allo stretching passivo che, se fatto male, potrebbe indurre o aggravare un'eventuale lesione.
Farmaci: assunzione di miorilassanti e FANS.


Strech and spray: molto utilizzato nella cura delle sindrome miofasciali, in cui è presente anche ipertonia  muscolare. Consiste nel far raggiungere al muscolo il grado di allungamento massimo, ma senza spasmo e con un disagio minimo; a questo punto viene erogato il getto spray (refrigerante) sulla pelle che ricopre l'area dolorante, mantenendo il muscolo allungato. Quest'operazione è in grado di inibire il dolore e l'ipertonia.


Cicli di contrazione/rilasciamento: anche questa metodologia è utilizzata nella cura delle sindrome miofasciali. Viene fatto raggiungere al muscolo il grado di allungamento massimo, ma senza spasmo e senza dolore.  A questo punto si richiede una contrazione isometrica (contro una resistenza opposta dall'esterno) di 5" circa di intensità pari al 25% della massima forza esprimibile. L'operazione (allungamento-contrazione) andrebbe eseguita 3-5 volte.
Impacchi caldo-umidi: l'innalzamento della temperatura cutanea e muscolare indotta da questa operazione porterebbe una maggior quantità di sangue (iperemia) nella zona contratta velocizzando il recupero.
Altri metodi: Elettrostimolazione: programmi EMR (elettrostimolazione meccanica di rilassamento) e MENS (neurostimolazione micro-elettrica) [1]. Fanghi termali: facilitano l'iperemia come gli impacchi caldo-umidi. A questi metodi sono da preferire, per costi e comodità, gli altri elencati sopra.
 
N.B.: in sostituzione dei cicli di contrazione/rilasciamento potrebbero essere utilizzate le contrazioni eccentriche (con le modalità biomeccaniche che reclutino il muscolo contratto) con carichi molto bassi, ad ampia escursione articolare e numero di ripetizioni elevate.
La somministrazione di farmaci andrebbe fatta solamente se la contrattura è associata a un dolore muscolare particolarmente intenso.
L'attività aerobica blanda, in assenza di dolore o particolari fastidi, è in grado di contribuire a incrementare il flusso di sangue ai muscoli contribuendo a velocizzare il recupero muscolare; andrebbero evitate comunque sedute lunghe in quanto contribuirebbero ad affaticare ulteriormente la muscolatura.
 
Problematiche relative al trattamento - Come accennato sopra, la contrattura è un infortunio di lieve entità in quanto si risolve, con il trattamento conservativo, entro pochi giorni. Le problematiche possono sorgere nel caso di trattamenti errati (allungamenti muscolari oltre il limite fisiologico a muscolo contratto, massaggi svolti da personale non esperto ecc.) e diagnosi sbagliate (quando cioè la contrattura nasconde una lesione muscolare più grave come un'elongazione o uno stiramento).
Alcuni trattamenti inoltre, danno indicazioni che possono essere sottoposte a interpretazioni soggettive errate, come l'intensità degli allungamenti muscolari.  
Conclusioni - La terapia di elezione della contrattura dello sportivo dovrebbe essere il riposo sportivo, cioè l'astensione da quelle attività che evochino dolore e/o fastidio alla zona interessata.
Nel caso si volesse intervenire con trattamenti, ecco una tabella indicativa:

Tipi di trattamento

Trattamenti

Prime 24 ore

Giorni successivi

Fai da te

Stretching
Stretch and spray

Stretching
Stretch and spray
Impacchi caldo umidi
Attività aerobica blanda*

Personale qualificato

Massaggi

Massaggi
Cicli contrazione/rilasciamento


* In assenza di dolore o particolari fastidi.
 
Come evidenziato nella tabella, la possibilità di essere seguiti da personale qualificato aumenta il numero di trattamenti a cui poter attingere. Alcuni trattamenti andrebbero comunque evitati all'insorgenza della sintomatologia (cioè nelle prime 24 h), per esempio quelli che possono indurre lesioni muscolari (cicli contrazione-rilasciamento) in un muscolo affaticato o indurre un eccessivo richiamo di sangue nel caso fosse accompagnata da una lesione muscolare (impacchi caldo-umidi).
La prevenzione migliore è quella di effettuare sforzi commisurati alle proprie condizioni atletiche (in altre parole non affrontare competizioni alle quali non si è particolarmente preparati o non incrementare in maniera inadeguata il carico allenante) ed effettuare sempre un corretto riscaldamento.
 
Bibliografia
[1] Biscotti GN. L'applicazione terapeutica delle microcorrenti nel dolore muscolare post-esercizio. Sport e medicina 6: 44-48, 2004.
[2] Vecchiet L. Il dolore muscolare nel calciatore; le sindromi miofasciali da trigger point. L'allenatore; 2004 N°4
[3] Wheeler AH. Myofascial pain disorders: theory to therapy. Drugs. 2004;64(1):45-62.