IL TAPING NEURO-MUSCOLARE

Nelle patologie articolari ed extraarticolari.

 

 

La medicina riabilitativa ha avuto in questi ultimi anni una espansione notevole sul piano della programmazione sanitaria al fine di prevenire e ridurre il deterioramento delle funzioni degli organi di movimento.

Il preciso inquadramento nosologico delle reumoartropatie permette un altrettanto preciso schema di metodologia fisioterapica.

Il  T.N.M. ( Taping Neuro Muscolare )ha un interesse e una sua efficacia in tutto il quadro delle artropatie infiammatorie reumatiche e nei reumatismi extraarticolari; ma l’interesse predominante risiede nel trattamento delle patologie dell’Apparato Muscolo Scheletrico sia articolari che extraarticolari.

 

Storia

 

L’idea  nasce nel 1973 dalla geniale intuizione di un Chiropratico Giapponese  il Dr. Kenzo Kase, sempre alla ricerca di tecniche che agiscono stimolando i processi naturali di autoguarigione corporei, parti’ dal presupposto che si potesse aiutare la funzione muscolare con un’assistenza esterna ed in particolare con un nastro elastico.

La metodica ha come base lo studio e l’applicazione delle scienze Kinesiologiche; la Kinesiologia Applicata è una metodica che utilizza particolari test muscolari sia a fini diagnostici che terapeutici.

Nasce intorno agli anni 90 il primo nastro chiamato Kinesio Taping, successivamente altre ditte mettono in commercio nastri con caratteristiche analoghe come il Cure Tape .

In Italia nel 1999 un Australiano David Blow importa la tecnica ed il nastro, organizza corsi che portano alla formazione di circa 20 istruttori che diffondono la tecnica in tutte le regioni.

In questi anni si sono raggiunti ottimi risultati ed evidenze terapeutiche con le tecniche di neurofacilitazione muscolari con una lenta ma sempre maggior credibilità nell’ambiente sia riabilitativo che sportivo.

 

Caratteristiche del nastro

 

I nastri in uso sono in cotone al 100% con delle fibre elastiche, hanno dei colori gradevoli ed innovativi, fucsia bleu marrone chiaro nero ecc.

Hanno lo stesso spessore della pelle, ed una elasticità in senso longitudinale del 40% (la stessa della pelle) sono idroresistenti ipoallergenici e non contengono farmaci.

Possono restare a dimora mantenendo la loro efficacia per diversi giorni .

 

Forme e tecniche di base per l’ utilizzo del nastro

 

Senza avere la pretesa di insegnare una tecnica vastissima che vanta metodiche originali per ogni singola patologia articolare per ogni singolo muscolo e per ogni articolazione, si daranno alcune notizie di base.

Il nastro può assumere svariate forme a seconda dello scopo che si vuole raggiungere e si adatta perfettamente alla superficie cutanea e alle salienze ossee, avviluppandole con grazie e decisione.

 

 

Azione del nastro sulla pelle

 

Il nastro agisce:

--stimolando il sistema analgesico endogeno utilizzando stimoli sensoriali sugli esterocettori cutanei,

--attivando il sistema Inibitorio-Spinale  (Gate Control–Teoria del Cancello: secondo questa teoria gli interneuroni della “sostanza gealatinosa di rolando”, che svolgono una attività di filtro sulle afferenze dolorose, possono essere inibiti dagli impulsi condotti dalle fibre di piccolo diametro, sono invece eccitati dagli impulsi delle fibre di grosso diametro se quindi prevalgono gli impulsi condotti dalle fibre di piccolo diametro si determina una minore azione inibitrice, cioè si apre il cancello degli impulsi alogeni) attraverso la stimolazione dei Meccanocettori: recettori sensibili alla deformazione tissutale (Corpuscoli di Merkel, Pacini, Mazzoni, Ruffini, Meissner), si ricordi come ad esempio i corpuscoli di Mazzoni siano sensibili ad una pressione variabile da 2 a 30 grammi ed  i corpuscoli di Meissner siano sensibili ad 1/100 di millimetro di stiramento,

--inoltre probabilmente induce la secrezione di oppioidi endogeni (peptidi secreti dal cervello, encefaline etc), ed attiva il sistema inibitore discendente che ha una funzione sul dolore,

--utilizzando l’Effetto Presenza che è un’estensione del Segno Locale (Karl Erik 1952), è noto come la stimolazione tattile di molte aree cutanee provochi la contrazione riflessa dei muscoli al di sotto dell’area stimolata, (Es: se si stimola la pianta del piede si ottiene una flessione plantare, la puntura di un insetto accende il riflesso di retrazione ). Pertanto attraverso una informazione cutanea costante e ripetitiva ma mai uguale si producono treni di stimoli che attraverso la via Paleo-Spino-Talamo-Corticale arrivano al midollo spinale, tronco dell’encefalo raggiungono aree sottocorticali e corticali, dove vengono integrati, creando nuove informazione che inducono reazioni a livello periferico, anche a livello posturale talvolta eclatanti .

 

 

Al livello muscolare

 

Il nastro utilizzato nel Bendaggio Funzionale classico quando viene applicato alla pelle produce un sostegno ed una variazione della funzione muscolare, che sarà inibitoria o facilitatoria in base alle modalità di applicazione del nastro, ma in tutti e due i casi produrrà un effetto di contenimento della zona avvolta che in qualche maniera tenderà a limitare l’escursione articolare.

 

Utilizzando il Cure Tape o il Kinesio Tape trattandosi di un nastro di tipo elastico e applicando i concetti del T.N.M., a seconda del grado di tensione, della forma utilizzata ed in particolare della direzione della tensione applicata al nastro possiamo avere un effetto inibente o facilitante, drenante ed analgesico.

 

Il T.N.M. ha lo scopo di stimolare la zona di applicazione, mantenendo sempre un ampissimo grado di libertà articolare.

Ciò garantisce la possibilità di effettuare qualsiasi gesto atletico, senza andare mai incontro a fenomeni di stasi circolatoria.

La metodica con T.N.M. non contiene non limita ma informa il muscolo o l’articolazione coinvolta, cio’ produce la miglior risposta neuro artro muscolare, e facilita i relativi processi di autoguarigione.

 

 

Indicazioni

 

 

Il T.N.M è indicato nelle infiammazioni e nelle rigidità articolari,  nell’affaticamento muscolare, nei postumi di traumi, in tutte queste situazioni il denominatore comune è la compressione dello spazio linfatico e la limitazione della circolazione della linfa e del microcircolo.

L’applicazione del nastro sollevando la cute riduce tale compressione facilitando la circolazione linfatica ed il microcircolo sanguigno facilitando il drenaggio degli essudati.

Cio’ migliora la risposta motoria, riduce l’affaticamento muscolare, allevia il dolore.